Gli adolescenti al tempo della quarantena: esalogo per i genitori

Dott.ssa Olivia Ninotti

Gli adolescenti sono un devianza parafisiologica dell’essere umano. Vediamo i punti fondamentali dal punto di vista neuroendocrinologico per una comprensione degli aspetti peggiori durante il periodo di quarantena.

1. La corteccia prefrontale (CPF) matura intorno ai 20 anni. La CPF serve per la programmazione e l’organizzazione di pensieri ed azioni,per l’impostazione dei limiti e della morale. Fino ai 12-13 anni i genitori assumono il compito di sostituti esterni della CPF, poi all’improvviso la pubertà fa capire ai figli che gli adulti non hanno più alcun potere di imporre loro il ruolo di carcerati in libertà vigiliata. Gli adolescenti non credono che il problema sia il loro cervello immaturo, ma i genitori.
Veniamo al punto successivo.
2. La pubertà è una miscela esplosiva di ormoni sessuali. Parte con l’attivazione del gene kiss 1, per cui si dice che “la pubertà inizia con un bacio” ma non c’è nulla di romantico. Il vantaggio darwiniano dell’attivazione della pubertà è quello di mettere giovani individui sani e vigorosi in grado di riprodursi. Ma i genitori vedono solo lo Sturm und Drang che li lascia basiti davanti ad una Cosa diventata impulsiva, quasi insensibile alle punizioni e predisposta all’ abbandono del nido. Siccome la CPF è ancora immatura, la Cosa non se ne rende conto e si controlla poco. Di contro i genitori hanno rimosso la loro , di pubertà: quando tornavano talmente ubriachi da un capodanno da accendere con un rutto la stufa a pellet o quando piaceva da morire il compagno di classe cannaiolo che non sapeva mettere in fila due frasi di senso logico e compiuto. In adultità dunque subentra il senso di vergogna della CPF e tutto finisce nel cassetto chiuso a chiave dell’ippocampo. Gli adolescenti non si comprendono più.
3. La melatonina si abbassa nel periodo precedente e durante la pubertà e la regolazione dei ritmi circadiani è influenzata dagli ormoni sessuali . Dai graziosi esserini pressappoco accondiscendenti degli anni prima, sorge un Pipistrello che alla sera non c’è modo di abbattere e al mattino sembra Nosferatu scoperchiato dalla tomba. In più , le luci artificiali (siano esse schermi o abat jour accesi vicino alla faccia del mammifero notturno che socializza soprattutto dopo le 17 a.m.) diminuiscono ulteriormente i livelli di melatonina nel loro sangue e alzano i livelli di allerta dei genitori. Il che significa abbattimento ultrarapido della vita di coppia in similitudine a quanto succede ai leoni nei parchi safari con il sole artificiale sparato nelle pupille per i giri by night dei turisti. E quindi veniamo al punto 4, più pertinente alla quarantena.
4. La domiciliazione coatta aumenta il cortisolo (l’ormone dello stress) e diminuisce l’ossitocina (l’ormone dell’attaccamento e dell’amore filiale-coniugale) che diminuendo abbassa la dopamina e le endorfine che diminuendo fanno scattare per circuito filogenetico primordiale la fame e in particolare la ricerca di carboidrati complessi. Il circuito della gratificazione praticamente cerca altri input. Ed ecco che si producono in casa dolci, pane, pizze in quantitativo da grande azienda con la stessa eccitazione maniacale dei tizi che fanno colazione nella pubblicità del Mulino Bianco. Ma c’è un ma: punto 5.
5. Le adolescenti sono quasi tutte a dieta o ci stanno attente. Il quantitativo industriale di carboidrati complessi, a cui le Ado hanno magari partecipato nella realizzazione, finisce nei corpi a basso livello di serotonina dei genitori, in particolare delle madri che sono cresciute con il Diktat “il cibo non si butta”.
Gli adolescenti maschi hanno fame per definizione, è il testosterone. Con il fagocitamento dei carboidrati complessi incrementano la quota di ATP mentale e muscolare e le soluzioni sono due: o si concede loro di fare i Pipistrelli in free climbing sulle pareti del condominio o si compra loro un sacco da boxe in cavi d’acciaio. La terza alternativa è lasciare che il coma glicemico li riduca a vegetali sdraiati sul letto con le cuffie.
6. La scuola per i Pipistrelli è soprattutto relazionalità da occupazione diurna ma anche fonte di stress cronico. Anche i docenti fungono da CPF esterna. La mancanza della frequentazione scolastica , dopo l’iniziale euforia maniacale da libertà acquisita in modo assolutamente inaspettato, porta nei giovani mammiferi ad una depressione da crisi di astinenza della fonte di stress e di controllo. Quindi usano i genitori come alimentatore esterno di cortisolo.
Come? Passando dall’ interpretazione esasperata dei dolori del Giovane Werther a quella della Fuga da Alcatraz con tanto di pupazzo in cartapesta nascosto sotto le coperte e lenzuola annodate dal balcone al marciapiede.

Per i genitori: appendete l’esalogo sulla cabina doccia- luogo in cui le Pipistrelle passano appese la maggior parte del tempo, o sullo sportello del frigo- portale di evasione universale per i Pipistrelli maschi. Voi genitori imparatelo a memoria come il Credo.
Sopravviverete.

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